lunedì 18 agosto 2008

va bene così


Ecco. E' quando torno a casa che fa sera e percorro quelle lunghe statali o anche le autostrade che sembrano ritagliate nei panorami di J. Ford, e al contrario di quelli sono popolati non da ombre di pellirossi ma da ombre di ciminiere e silos, tralicci d'alta tensione e manipoli di cavi che corrono in tutte le dimensioni, è in questi momenti, che mi chiedo pressante: ma... chi siamo noi? Che cosa siamo?


Non c'è da preoccuparsi: sono attestata sulle venti-venticinque sigarette e il mio medico dice che va bene così. Lui adesso è in ferie.

venerdì 1 agosto 2008

morte di un killer

...Ci vediamo domattina giù nel fosso giù nel fosso
Nelle vene avrò una pista di vino rosso
Nelle vene avrò un ruscello di vino rosso
Per vederci un po’ più meglio in fondo al fosso...
Oggi ho portato i miei figli al mare.
...Ci saranno camomilla
E rosmarino in fondo al fosso
E cicuta e biancospino e un fringuello e un pettirosso
A guardare il mio destino malandrino in fondo al fosso
Sette denti d’assassino e qualche osso
Da lasciare dove stanno e stanno bene in fondo al fosso...



Guardandomi intorno, guardando il ghiaccio lasciato dal fuoco di due anni fa, la lunga spiaggia ferita e desolata, il panorama e i colori a me estranei, perchè io da sempre mi considero tirrenica per nascita e vocazione, mi sono ritrovata a pensare che non è difficile in fondo trovare dei punti di contatto anche con ciò che non ci appartiene. Se si vuole sopravvivere.

...Ci vediamo domattina sotto al ponte.. sotto al ponte
Quando il fiume avrà cancellato tutte quante le mie impronte
Sulla testa avrò un cappello di tre punte…di tre punte
Sulla testa avrò un cappello di tre punte
ed un occhio luminoso proprio al centro della fronte...


Non è difficile accarezzare con uno sguardo accogliente una costa straniera, che non ci appartiene per quei tronchi di macchia mediterranea e quei rovi che s'insinuano fin sulla spiaggia, per quel mare dal colore verde, opaco, per niente trasparente, ma spumeggiante e ventilato. E il vento, insieme alla musica si porta via tanti se e soprattutto la nostalgia e il dispiacere per quello che non è stato e mai sarà.
...Amore riconoscimi ,dal fondo della via
Amore mio perdonami ,se me ne vado via
Amore mio salutami ,dal fondo mio
Amore mio riguardami ,da questa brutta compagnia...

Non tornerò più a vederti ogni estate. Non vedrò te e non vedrò le mie isole di fronte, col sole che tramonta in mezzo a loro, di faccia e non di spalle.
Mio padre e morto e sono sicura che anche tua madre non c'è più. Sono sicura che anche tu non ritornerai più in quel posto dove piovevano istanti in cui tutto sarebbe potuto succedere. E non è successo nulla.


...Quando il fuoco avrà squagliato le mie scarpe
E la pioggia avrà lavato le mie colpe
Non potrà mozzicarmi né la cagna né la volpe
Non potrà più farmi male né la vita né la morte
Né la morte col sorriso né la vita con la falce...


Di tanto in tanto, di notte, sogno la tua casa rossa nella curva. La sogno scomposta, sempre diversa, chissà, forse ci avranno messo una pizzeria e dalle stanze al piano superiore, da dove nascosto dietro le persiane mi spiavi, ci avranno ricavato una pensione.


Pazienza.... è andata. Qui il sole non luccica sull'acqua, non lancia bagliori né lame taglienti che colpiscono gli occhi e il cuore e la spuma del mare non ti colpisce il faccia come uno schiaffo, chiara e cristallina come la risata delle persone felici.


Ho idea che non sarà più niente felice.


Ho idea di avere in qualche modo sprecato la felicità, di non averla saputa interpretare come si doveva.

...Amore mio salutami dal fondo della via
Amore mio salutami che me ne vado via
Amore mio perdonami per questa brutta compagnia....



Qui pullula di branchi di piccoli pesci azzurri e argento che si muovono velocemente sotto il pelo dell'acqua muovendo grandi chiazze scure. In aria volteggiano gabbiani che a turno si tuffano in picchiata e riemergono con il loro pasto fra il becco.


A volte sono strane le vie percorse dall'affezione.
Il gatto di alice ronfa sornione




le note sono di francesco de gregori "fine di un killer"
Nell'immagine:" fontana " di rapetti