sabato 14 giugno 2008

un passo alla volta: destinazione venti.



In realtà non voglio tifo e non voglio commenti.


Perchè questo è il diario intimo di una storia intima che non ammette distrazioni: è per questo che mi sono rifugiata in tenda, ed è come essere in alto mare senza radio e senza bussola, senza compagni di bordo, oppure sulla cima di una montagna senza neanche la bandiera.


Sono in isolamento, e in isolamento devo restare, ne va della riuscita dell'impresa.





Sono uscita da studio per tornare a casa all' una e trenta, in cielo c'è una luna rossa grande e tonda che mi colpisce in fronte di sorpresa e mi viene voglia di mandarti un sms per raccontartelo. Poi mi viene in mente che avrebbe un'aria di romanticismo del tutto fuori luogo tra noi. Metto in moto e affronto la strada del ritorno con la sigaretta accesa fra le dita.





L'assistente del medico della asl che cura la mia disintossicazione mi ha fatto una specie di test d'ingresso. La domanda era: le sembra un buon momento per smettere?





Non è mai un buon momento per smettere. Sappilo.
C'è sempre, qualche dispiacere.
C'è sempre qualche noia, qualche problema. Qualche alibi.
Non è mai un buon momento per smettere così come non è mai un buon momento per morire, anzi per uccidere, perchè è di questo che si tratta: uccidere la parte autolesionista, la parte cinica e disperata, la parte che sa difendersi dagli altri ma non da se stessa, quella che non ha interessi e che crede che tutto è relativo.
Chi dovrebbe compiere quest'omicidio è la parte che non fa che piangere, quella debole e incapace, incapace soprattutto di crescere, soprattutto quando crescere significa farlo a spese di quella parte che è stata il suo sostegno, il suo scudo, il suo schermo, la sua unica compagna affidabile.

Il medico mi ha rincuorata, non sarà un omicidio cruento, una morte tragica e dolorosa. Impegnativa, forse, ma alla fine si è studiato di chiamarla eutanasia.

Venti al giorno, non una di più per le prossime due settimane. Questo l'impegno e il primo passo.
E questa sorta di diario nel diario.


(ma chi ha cancellato questo post e i suoi commenti?)






4 commenti:

Anonimo ha detto...

sono io, il solito, a tentare di districarmi da quest'anima che mi hanno appioppato.
Insomma il mio corpo non conta niente?

corpo di mille conanni

diotima47

ps. sallyyy! ho bruciato i peperoni, ma per quella pizza...ci sto ancora

sally brown ha detto...

perconan..stanno rifacendo l'autostrada perchè possa venire a mangiare quella pizza.
ci contavo.

Anonimo ha detto...

Lo Stato campa anche con le tue sigarette. Se ora oltre all'ICI leviamo anche le tue sigarette, lo Stato va in rosso.
Fuma

sally brown ha detto...

octopus....non sarai mica a favore del ponte!!